10 anni di Sergio Mattarella: il Presidente dal sorriso gentile

Esattamente 10 anni fa, il 31 gennaio del 2015, il Parlamento Italiano in seduta comune eleggeva Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Dopo che, per la prima volta nella storia repubblicana, avevamo assistito alla rielezione per due mandati di un Capo dello Stato, al Quirinale arrivava Mattarella; nomina frutto dell’accordo tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi.

All’epoca dell’elezione, nessuno poteva immaginare che Sergio Mattarella sarebbe stato il presidente in carica per più anni. Infatti, dopo Napolitano, anche Mattarella è stato eletto per un secondo mandato, davanti a una classe politica incapace di trovare un nome per la successione.

Un supereroe con il sorriso gentile

In questo articolo non voglio ripercorrere la storia politica di Mattarella, né prima di essere salito al Quirinale né dopo, voglio soffermarmi su alcuni episodi che, a mio avviso, colorano il Mattarella “persona”. Il Presidente della Repubblica è una figura super partes, istituzionale, quasi un tecnico che dall’alto supervisiona. Per cui una figura che a me, nel mio immaginario, arriva fredda.

Eppure, Sergio Mattarella, ai miei occhi, è istituzionale ma non freddo. Un politico rigoroso con un’idea alta della politica, direi una Politica con la “P” maiuscola. In alcune interviste, lui stesso ha definito il ruolo del Quirinale come quello di un arbitro con la funzione di garante della Costituzione. Quindi non un giocatore, ma un elemento a bordo campo che osserva, supervisiona e, nel caso, richiama. Ha anche ammesso di aver promulgato leggi che lui non condivideva, a riprova del fatto che il Sergio Mattarella uomo con idee politiche e il Sergio Mattarella Presidente sono due cose distinte.

Infatti, il ruolo del Quirinale è quello di promulgare le leggi, non entrarne nel merito. Può rifiutarsi di firmare una legge (una sola volta) solo qualora riscontri evidenti caratteri di incostituzionalità. Sergio è un po’ il nonno di tutti. Anche se non lo sappiamo, secondo me, nella tasca destra ha sempre delle caramelle per noi nipoti. Io lo ammetto candidamente: ogni volta che lo sento parlare e lo vedo in TV, mi sciolgo. Non ce la faccio.

Il Covid-19 e l’immagine pubblica di Sergio Mattarella

In questi 10 anni, di cose da raccontare ce ne sarebbero tantissime. Una che ricordo con piacere è quella avvenuta il 6 febbraio 2020. Eravamo alla vigilia dello scoppio della pandemia, e Repubblica titolava così: “Coronavirus, contro il pregiudizio Mattarella a sorpresa in una scuola con tanti bambini cinesi”. In un momento in cui si iniziava a registrare del razzismo (immotivato) verso la comunità cinese, il Presidente ha cercato di rompere il pregiudizio. La foto della giornata è da incorniciare: Mattarella in piedi, circondato da tanti bambini eccitati e festanti, alti la metà di lui. Il Presidente che li guarda dall’alto, con un bel sorriso da nonno. Ecco, io mi sento come quei bambini. Sergio Mattarella, veglia sulla nostra nazione, governata (destra o sinistra non conta) da omuncoli piccoli e senza lungimiranza.

Un’altra immagine di enorme potenza comunicativa è stata quella scattata durante le vaccinazioni per il Covid-19. Il Presidente seduto, insieme ad altri anziani, in attesa del suo turno per essere vaccinato. Abito elegante, mascherina e mani sulle gambe. In attesa come qualunque cittadino. I grillini hanno portato forte nel dibattito pubblico la questione della casta politica e dei suoi privilegi. Per cui, in questo contesto, l’immagine della più alta carica dello Stato, seduto e in attesa come chiunque, rende l’istituzione vicina, comune, al pari di tutti.

Sempre durante la pandemia, mentre registrava un messaggio alla nazione, per sbaglio su YouTube venne caricato il video non editato. Ora, in molti sostengono fosse stato fatto di proposito. Fidatevi, lavorando nel digitale, vi assicuro che questi errori sono all’ordine del giorno. Frase cult di quel video? “Eh Giovanni, non vado dal barbiere nemmeno io”, insieme al fatto che il Presidente si scusasse continuamente per i troppi ciak. Ecco, anche nel dietro le quinte, Sergio Mattarella non appare per nulla diverso dal nonno buono che appare a favore di telecamera. Quel video, a mio avviso, resterà per sempre nella storia del nostro paese.

Le Bimbe di Sergio Mattarella

L’indice di gradimento della nazione nei confronti del Presidente della Repubblica si aggira attorno al 73%. Va da sé che Sergio Mattarella è un presidente molto amato, e lo è anche sui social media. Io, per esempio, su Instagram seguo la pagina “Le Bimbe di Sergio Mattarella”, una pagina ironica in cui il Presidente veniva presentato come una vera star e noi follower tutti ad adorarlo, come adolescenti davanti al poster di un idolo delle folle. Gli amministratori della pagina avevano scritto al Presidente, e nel gennaio del 2022 Mattarella ha risposto.

Sulla pagina venne pubblicata la foto della lettera scritta a mano, con scritto: “Non lo avremmo mai immaginato, lui, ineludibilmente, ci ha risposto”. L’avverbio non è un caso, dato che per “Le bimbe di Sergio Mattarella” uno dei momenti più iconici era il Presidente che pronunciava “ineludibile”. Nella lettera ricordo che il Presidente affermava di conoscere la pagina e di essersi sentito in imbarazzo quando ne era venuto a conoscenza. Non aggiungo altro.

Pensate che online esistono altri contributi in cui si racconta di bambini che scrivono al Presidente dicendogli “sei un mito” e “sei il mio amico del cuore”. Ora, non so quanto dietro questi bambini ci siano i genitori, però il Presidente risponde a questi bambini. Io non ho più parole per dire quanto ami il Presidente.

Conclusioni

Di cose da raccontare ce ne sarebbero a bizzeffe: dalla presenza alla finale degli Europei di Calcio in Inghilterra del 2021, alla cerimonia inaugurale delle Olimpiadi di Parigi del 2024. Tornando sul versante più politico, non possiamo dimenticare Luigi Di Maio che urlava all’impeachment perché Mattarella respinse la nomina di Savona come Ministro dell’Economia, oppure tutte le crisi di governo che ha dovuto gestire, passando per i manganelli di Pisa. Tutte gestite ottimamente.

Alcuni giuristi dicono che il ruolo del Quirinale è tanto più interventista e fondamentale, quanto più la classe politica è debole. In questi anni, Sergio Mattarella ha fatto i conti con una classe politica mediocre, di basso livello, a cui ha dovuto sopperire con il suo garbo e la sua caratura politica. Grazie di esistere, Presidente Mattarella.

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